Oggi dopo una giornata che, solo meno di una anno fa’ avrei definito normale, dedicata al mio lavoro in studio con i trattamenti shiatsu e i miei clienti, mi sento stanca e carica di gratitudine.
Una profonda sensazione di gratitudine per questa Arte che mi permette di stare bene e far stare bene le persone che si affidano alle mie mani!
Mi pervade con una stratifica piacevole sensazione di stanchezza fisica per una giornata dedicata al lavoro, un lavoro che ben si sposa con i miei valori più profondi e mi permette di sentirmi bene, di vivere la sensazione di essere al posto giusto, di fare la cosa giusta, nelle piccole cose, nell’ascoltare uno ad uno i miei clienti, e nel praticare con la semplicità che contraddistingue lo SHIATSU “L’ASCOLTO”, “IL CONTATTO”, “LA PRESENZA”, “IL CAMBIAMENTO” che avviene spontaneamente nell’altro, nello spazio che ci accoglie, in me stessa.
In questo tempo che siamo chiamati a vivere, questo non è però più così normale, non è normale poter praticare, fare SHIATSU, lavorare in presenza e quello che era ovvio, ora è diventato PREZIOSO, IMPORTANTE.
Siamo costretti in questo periodo a mantenere le distanze, abbiamo il volto coperto e solo gli occhi posso comunicare anche un semplice sorriso, amo pensare che questo spazio che c’è tra le persone possa essere uno spazio che unisce che mette in contatto, insomma distanti ma vicini, e che presto sia possibile riprendere una vita dove la socialità sia NORMALITÀ’.
Almeno all’interno della famiglia, tra le persone a noi più intime e care, verso i bambini, i ragazzi, gli anziani, non possiamo non pensare quanto sia importante il contatto fisico, la stimolazione del corpo, della pelle, per la nostra salute psicofisica, per stimolare le sane risposte ormonali che il nostro corpo può produrre in abbondanza per affrontare le prove che vita ci porta.
Auguro a me stessa e ai tanti colleghi che con amore praticano questa antica Arte per la Salute, di continuare a fare ogni giorno la propria parte per un bene comune che si chiama vita, con tutte le sue variabili.
Grazie